Come prepararsi al post covid?

Come prepararsi al post covid?

Abbiamo imparato a vivere in una sorta di cattività, ma possiamo prepararci per alla ripartenza, che segua un ritmo lento e graduale, o improvviso e veloce

Ricorderemo, per un periodo non determinato di tempo, probabilmente lungo, due epoche: quella prima e quella post covid-19.
Rifacendosi a vecchi detti, il 2020, è anno bisesto, dunque funesto. Ma sarà davvero così?

Cosa possiamo imparare, cosa abbiamo imparato e come possiamo vivere questo momento storico

Dalla “fase uno”, quella di allontanamento sociale, stiamo andando verso la “fase due”, quella in cui dovremo convivere con il virus, magari cambiando le nostre abitudini di vita.

Ma cosa abbiamo fatto nel frattempo?

Abbiamo imparato a vivere in una sorta di cattività, che ci è stata imposta per tutelare la nostra salute e quella degli altri: dei nostri cari, della nostra comunità, della nostra nazione e del nostro mondo.
Come detto da più parti, stiamo facendo il nostro dovere rimanendo seduti sul divano. Questa immagine mi ricorda molto Homer Simpson. Ma siamo davvero così?

Abbiamo imparato a condividere i nostri spazi ristretti con la nostra famiglia. Abbiamo imparato a prenderci cura di noi e della nostra forma fisica. Anche di quella mentale. Sicuramente siamo più bravi in cucina, e magari abbiamo messo a posto anche l’armadio degli orrori, o la nostra cantina e abbiamo visto insieme quelle foto che non avevamo mai avuto tempo di guardare.

Il covid-19 ci ha messo di fronte ad una possibile scelta: far nulla o prepararsi alla ripartenza

Aspettare che tutto passi, oppure, cercare di essere pronti a ripartire? Sia che segua un ritmo lento e graduale, o improvviso e veloce.

L’attuale situazione mi fa pensare ad una gara di automobili, in cui c’è stato un grave incidente e tutte le automobili sono state richiamate ai box.
In questi momenti, ricchi di tensione, si guarda la telemetria e si portano delle modifiche a tutto (aerodinamica, motore, ecc.), si danno consigli al proprio pilota, e ci si prepara a diversi scenari. Insomma, non si rimane con le mani in mano sperando che tutto passi, ma si cerca di essere pronti.

Siamo circondati dalla tecnologia

Osserviamo, dunque, quello che accade: lo smart working si regge su piattaforme pensate per webinar o videoconferenze. I nostri documenti sono in rete, su cloud, e possiamo lavorarci insieme ad altri colleghi, apportando modifiche in tempo reale.

Le lezioni dei nostri ragazzi vengono gestite da remoto. Per comunicare, per fare un aperitivo tutti insieme, per parlare con i nostri amici o cari, utilizziamo chiamate e videochiamate. Possiamo scegliere di ordinare la nostra spesa online, e farcela consegnare proprio sotto casa. I ristoranti si sono attrezzati con consegne private a domicilio, quando non si avvalgono di piattaforme, come JustEat, Deliveroo ecc.
E ovviamente gli e-commerce stanno avendo una certa importanza. Se penso al mio primo acquisto online, mi sembra passato un tempo indefinito: un libro, ai tempi della tesi, catalogo ibs. Sono passati 20 anni. Un periodo di tempo, non troppo lungo, in cui sono successe moltissime cose e in cui la tecnologia è avanzata in maniera incredibile.

Prepariamoci oggi a ripartire domani

Domani mattina il mondo sarà più virtuale, il ritorno ad una naturalità di rapporti probabilmente non sarà repentino. Allora cosa fare? Prepariamo il terreno.

Teniamo i contatti con le persone

Pur non conoscendo come sarà il “post coronavirus”, e quindi non potendo definire adesso la corretta strategia di digital marketing per il futuro, possiamo ipotizzare che la vicinanza alle persone, anche tramite una semplice e-mail, sia molto apprezzata.
Quindi, raccogliamo e organizziamo gli indirizzi e-mail dei nostri clienti, dei nostri lead e, perché no, dei nostri prospect. È un lavoro che ci sarà utile quando avremo definito la strategia e-mail marketing.

Ottimizziamo gli strumenti di visibilità online

Un’altra cosa che sicuramente possiamo fare è quella di verificare lo stato del nostro sito internet.
Il sito è senz’altro la parte di visibilità online su cui si ha maggiore controllo. Quindi, controllate i testi del vostro siti internet, aggiornateli e chiedetevi anche se vi rappresentano correttamente o se omettono, come spesso succede, qualche caratteristica interessante che i vostri clienti vi hanno fatto notare.
Sono cose che spesso vengono tralasciate per mancanza di tempo e che invece sono fondamentali, a maggior ragione per il futuro.

I ragazzi di Cybermarket, qualche giorno fa, hanno lanciato una bella iniziativa che va in questa direzione: un report gratuito e professionale della propria azienda, una mappa, una base di partenza per avere dati e informazioni da cui partire insieme ai vostri collaboratori per aggiornare e migliorare il sito, ad esempio.

E qua sotto invece, sempre gratuitamente, il video completo del webinar che abbiamo tenuto qualche giorno fa con Simone Mancini di Cybermarket su come gestire la comunicazione in questi momenti di grande crisi. Spero siano risorse utili ed efficaci!

Daniele Zella

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Daniele Zella

Sales Expert Business Coach

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