Ecco un primo dato: il volume di acquisti online in Italia ha toccato il record di 13,5 miliardi di Euro a Luglio 2013
Nel nostro primo appuntamento relativo all'e-commerce, abbiamo ricordato alcuni concetti base di cosa significa portare online il proprio commercio. Una volta assodati questi punti è bene avere qualche dato alla mano, per poter pensare seriamente di rivolgere la propria attenzione verso i lidi dell'amato e-commerce.
Che l'Italia in quanto a innovazione tecnologica preferisce mandare all'arrembaggio altri paesi, per poi unirsi in un secondo tempo, non è certo una novità. Avendo presente questo presupposto i dati che si hanno sull'evoluzione del mercato italiano per l'e-commerce saranno illuminanti per capire quanto, anche il cauto internauta italiano, si sia lasciato ammaliare dagli acquisti online. E un motivo ci sarà!
Ecco un primo dato: il volume di acquisti online in Italia ha toccato il record di 13,5 miliardi di Euro a Luglio 2013, e anche se in seguito è calato, il valore mensile da allora si è sempre aggirato intorno a 1,3 miliardi di euro.
Questo, e gli altri dati sul commercio italiano che troverete in seguito sono ricavati da interviste eseguite online, ogni mese, sul panel di ricerca di Human Highway in collaborazione con NetComm, il Consorzio del commercio elettronico in Italia. Il campione di ricerca è formato da 30,5 milioni di individui, suddivisi equamente tra uomini e donne, di almeno 15 anni di età. Dai risultati si ricava che:
- Due utenti Internet su tre hanno fatto almeno un'esperienza di acquisto online. Di questi coloro che hanno comprato online negli ultimi tre mesi sono - ad Aprile 2014 - poco più della metà degli utenti Internet italiani, ovvero 16,2 milioni di individui;
- Da Aprile 2011 ad Aprile 2014 i dati sul commercio italiano online sono in netta crescita sia per il volume complessivo degli acquisti sia per il numero di acquisti per persona. In altre parole: si compra più spesso e di più;
- Il sistema di pagamento scelto per fare acquisti online è nel 45% dei casi la Carta di Credito. La quota maggioritaria di questi pagamenti viene distribuita tra carta prepagata e sistema di pagamento PayPal appoggiato alla carta di credito.
Il pagamento viene effettuato in poco meno del 90% dei casi contestualmente all'acquisto.
Prendiamo questi, intanto come primi dati di partenza per fare qualche considerazione.
Assodato che avviare un commercio online significa mostrarsi a un pubblico potenzialmente mondiale, è anche vero che almeno in un primo momento poter utilizzare per fare qualche test un mercato di dimensioni più "modeste" come quello italiano, può essere una buona idea a patto che il tipo di prodotto che si intende commerciare lo permetta. Questo perché sicuramente i costi e l'organizzazione necessaria (ad esempio per le spedizioni) saranno minori.
A guardare i dati appare chiaro che, almeno in Italia, il commercio online è in una fase di grande crescita e che inizia ad interessare una fetta importante di pubblico. Ricordiamoci che il campione utilizzato è rappresentativo dell'interno mercato italiano. Questo significa che, ad esempio, se secondo il campione di 30,5 milioni di individui, 16,2 milioni hanno fatto almeno un'esperienza di acquisto online, allora si può stimare che, dato alla popolazione italiana conta circa 60,7 milioni di individui, 32.2 milioni di individui in tutta Italia hanno effettuato acquisti online almeno una volta.
Infine, visto che la Carta di credito (e il sistema di pagamento PayPal) stravincono per quanto concerne le forme di pagamento online, farsi trovare pronti e con gli strumenti adatti sarà certamente un fattore di una certa rilevanza strategica.
La prossima settimana proseguiremo con qualche consiglio strategico.
