San Valentino, un’occasione per fare rete e testare le potenzialità del marketing collaborativo

San Valentino, un’occasione per fare rete e testare le potenzialità del marketing collaborativo

Aziende diverse ma geograficamente vicino, ad esempio, che collaborano per un fine comune: essere più interessanti e innovative per i clienti creando un’offerta variegata

Manca poco ormai a San Valentino, e siamo ufficialmente arrivati in quel momento dell’anno in cui le vetrine si riempiono di rosa, di cuori e, per i più entusiasti – di glitter! È la stagione in cui l’imprenditorialità vira verso un “romanticismo strategico”.

Certo, c’è chi è più versato in quest’arte e chi meno, ma di certo San Valentino è un’occasione per provare qualcosa di nuovo e di diverso anche per la promozione dei propri servizi e /o prodotti.
Anni fa, leggendo in giro, mi sono imbattuta in un articolo di Cinzia Di Martino, che propone qualcosa di interessante e per certi versi ingiustamente impopolare: il marketing collaborativo.

Cos’è il marketing collaborativo?

Si potrebbe definire come una versione imprenditoriale di “pratica di buon vicinato tra aziende”, che ha per obiettivo un miglior risultato comune. Ho definito l’idea “ingiustamente impopolare” perché in effetti, la collaborazione, soprattutto quando si tratta di negozi confinanti, non sempre viene vissuta bene, e questo è un peccato. Succede un po’ in tutti i campi, eh (il nostro compreso), ma resta comunque un peccato.

Qualche esempio e possibili rosei risvolti anche per le vendite

Cinzia, nel suo articolo, ci racconta come una giornata come quella di San Valentino può essere resa speciale da qualche piccola attenzione da parte anche di esercizi commerciali che conosciamo e con cui siamo in contatto tutti i giorni, ma che per l’occasione, si mostrano sotto una luce nuova.

Per chiarire meglio cosa intendo:

“Colazione di lusso, nel nostro bar di fiducia, dove ci attende la prima piacevole sorpresa: insieme al solito, ci viene offerto dalla casa un sofficissimo tortino al cacao (a forma di cuore) con ripieno di Nutella, prodotto dalla pasticceria che si trova proprio dall’altro lato della strada. E c’è pure un bigliettino che ci invita ad andare a prenotare la nostra torta a forma di cuore personalizzata: solo per oggi, solo per noi.

Gradisco il pensiero. E mi piace trovare la pasticceria già aperta nonostante siano solo le otto: apprezzo molto il gesto. Prenoto il nostro tortino personalizzato per un dolcissimo dopocena.”

Forse, c’è un qualcosa di ingenuo nel provare a impostare dei rapporti commerciali in questa direzione, ma sempre più spesso l’innovazione va a braccetto con la condivisione; basti pensare al car o bike sharing, ai servizi di AirBnb, ai co-working e co-living.

Trasportare la pratica del marketing collaborativo anche online

L'obiettivo non è semplice offline, nel mondo reale, figuriamoci trasportarlo online! Ma tentar non nuoce, no?!
Negli ultimi tempi, anche in seguito a varie letture, mi capita di ragionare più spesso sul valore dei social per le piccole e medie imprese, e pur non avendo risposte semplici o univoche, credo che un ritorno alle origini dei social network possa dare lo spunto per ritrovare la centratura a questi strumenti, anche a livello aziendale.

I social network sono nati per mettere in contatto persone, per creare reti di persone accomunate da una passione, un obiettivo, qualcosa…

Ecco, quindi, che per dare voce ad una rete di aziende, che - ricordiamoci - sono gestite da persone, i social possono ancora essere uno strumento davvero molto interessante. A maggior ragione se i negozi in questione si trovano tutti in una stessa zona, e in questo le dimensioni ridotte di un’azienda possono essere un vantaggio più che uno svantaggio: le decisioni si prendono in pochi, i rapporti sono diretti e le iniziative possono partire in piccolo e poi, in caso, ingrandirsi.

Tempi e risorse (umane e non solo)

Spezziamo una lancia a favore delle piccole imprese: riuscire a gestire tutto, social compresi non è affatto semplice per chi, per lavorare, deve come prima cosa fare altro. La gestione di un evento, così come di un account Instagram o di una pagina Facebook – quando fatto bene – prende tempo, non poco.

Quindi, di sicuro, c’è da fare una valutazione, e capire se si hanno le forze (forze intese, in primis come tempo da dedicarci). Ma di nuovo, a maggior ragione, il fatto di rendere collaborativo lo sforzo di marketing, può essere una caratteristica a favore. In più i risultati, o i loro risvolti inaspettati, possono essere tanti, fruttuosi e stimolanti: l’occasione per avviare un circolo virtuoso.

Diamogli una possibilità a questo marketing collaborativo…

Chiara Tozzetti

Informazioni sull'autore

Chiara Tozzetti

Cybermarket Web Agency

Digital Strategist + Seo e Google Ads Specialist

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