Università a distanza e nuove tecnologie per la didattica

Università a distanza e nuove tecnologie per la didattica

Quando il digitale viene in soccorso dell’istruzione. Ma sarà solo una misura d’emergenza?

Spesso una situazione critica può metterci alla prova e spingerci al limite. In queste occasioni possiamo scegliere se cedere o reagire, cogliendo un’opportunità da poter sfruttare guardando al futuro delle nostre attività. 

È quello che ci insegna ciò che sta accadendo oggi nel settore dell’istruzione. L’Università italiana ha fatto i conti con la necessità di reinventarsi in una situazione d’emergenza. L’ordinanza ministeriale che ha decretato la chiusura di tutte le strutture fisiche come misura preventiva per rispondere all’emergenza Coronavirus, non ha fermato i singoli dipartimenti. Questi ultimi si sono impegnati sin da subito nella migrazione degli insegnamenti su piattaforme online

Non senza qualche difficoltà iniziale, l’istituzione universitaria sta scoprendo, giorno dopo giorno, i vantaggi che il web apporta, potenziando la didattica a distanza. Reinventarsi per restare a galla è davvero una strategia efficace in grado di portare risultati nel lungo periodo? 

 

Il nuovo volto della didattica a distanza

Lezioni, esami, ricevimenti, e persino sedute di laurea, sono svolte in videoconferenza. La situazione, drastica quanto surreale, ha obbligato scuole e università a prendere provvedimenti per salvaguardare il semestre appena iniziato. È qui che entra in gioco il web. Per garantire quanto possibile una parvenza di normalità, la didattica viene erogata in modalità e-learning. I docenti hanno iniziato ad investire tempo nella scoperta di canali digitali, poco o mal sfruttati prima d’ora. 

Nonostante il gran numero di accessi simultanei, il potenziamento delle piattaforme digitali, permette in maniera ottimale il “normale” svolgimento delle lezioni. Raggiunti gli obiettivi sperati, l’università italiana potrà valutare i risultati ottenuti e decidere se attuare questa strategia anche in futuro. 

Strumenti digitali per l'insegnamento

Nonostante la comunicazione a distanza caratterizzi la nostra quotidianità, alcuni docenti si sono trovati impreparati nel fronteggiare il nuovo volto digitale dell’insegnamento. Diventano così indispensabili i corsi di aggiornamento in streaming che spopolano nel web. Dedicare il proprio tempo alla formazione può essere utile per ottenere gli strumenti adatti a fronteggiare ogni situazione.

C’è chi si affida ai social media tradizionali, come YouTube: qui vengono caricati materiali didattici, lezioni audio e video. Piattaforme come Moodle, permettono l’interscambio di materiali multimediali tra docenti e studenti, nonché la possibilità di creare un vero e proprio registro delle presenze virtuale per monitorare i corsi a frequenza obbligatoria. 

Anche Google fa la sua parte: Meet, applicazione nata per le riunioni tra membri interni o esterni delle organizzazioni, si reinventa e si prepara ad ospitare studenti in videoconferenza con i propri insegnanti. Basta un semplice link di accesso condiviso dal docente ed il gioco è fatto. 

Le piattaforme non supportano esclusivamente lezioni: anche le cerimonie di laurea si convertono al digitale e le università si affidano a Skype. In collegamento con i docenti, comodamente dal salotto di casa, il candidato attende il proprio voto. 

Uno sguardo alle prospettive future 

Più di un ateneo ha confermato la propria volontà di proseguire con la registrazione delle lezioni e potenziare la didattica a distanza. Si pensi a studenti lavoratori, impossibilitati nel gestire la carriera universitaria e professionale in simultanea, o studenti con difficoltà nel sostenere economicamente le spese da fuori sede o pendolare. Ciascuno di questi casi trarrà vantaggio da un efficiente sistema di didattica a distanza

Il successo dell’università italiana in una situazione d’emergenza, vale da esempio. Un evento improvviso, gestito con la giusta strategia, può portare ad ottimi risultati nel lungo periodo. Adesso più che mai è necessario cambiare strategia, provare a reinventarsi. Vale la pena sfruttare il tempo a disposizione per capire come trasformare un limite in un’opportunità.

Giulia Garofalo

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Giulia Garofalo

Cybermarket Web Agency

Stagista Web e Social Media Marketing

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