Alla ricerca di nuovi modi di fare turismo, tra digitale e personale

Alla ricerca di nuovi modi di fare turismo, tra digitale e personale

Cosa rende più attraente una certa destinazione turistica? E quindi, cosa sarà in grado di attrarre persone e investimenti?

Danilo Beltrante di Vivere di Turismo ne ha scritto in una delle sue ultime newsletter, che affronta il tema del cambiamento delle abitudini di viaggio da un punto di vista molto interessante. 

Un diverso benessere

In principio si valutava il PIL, oggi – o meglio già dal 2010 – anche l’Istat tiene in considerazione un indice diverso: i BES, ovvero Benessere Equo e Solidale. Non si tratta di un indice new age, astratto o idealistico ma un modo per misurare in termini imprenditoriali quanto sta cambiando la nostra società.

Beltrante scrive: “Il PIL da solo non è un più testimone attendibile della qualità della vita di una comunità o della capacità di un’area di attrarre persone e investimenti.
Ci sono altri fattori da considerare perché l’equazione resti in piedi o porti a un reale sviluppo. E sono, semplificando, il benessere delle persone e l’attenzione all’ambiente!”


Perché è interessante questo aspetto: perché per molti la tecnologia in ambito turistico è sinonimo di “ammazzare” il rapporto tra ospiti, staff e host, ma questo è il risultato solo se la sfruttiamo male.

La tecnologia può contribuire notevolmente a migliorare il benessere digitale degli ospiti e dei gestori se guardiamo al digitale come amico, e non come nemico.
In particolar modo per agriturismi, case vacanze e piccoli/medi hotel il rapporto umano è uno dei motivi della scelta e una delle aspettative degli ospiti. In più, dimensioni ridotte fanno sembrare più alla portata cambiamenti virtuosi, anche se in realtà non è detto che siano così semplici da mettere in pratica.

Le aspettative nell’extra-alberghiero sono un’opportunità di aggiungere qualcosa in più all’esperienza, e non nel togliere cose a cui siamo abituati ormai.
Facciamo qualche esempio pratico.

Dosa digitale e contatto diretto nel turismo

Dosare digitale e contatto diretto

  • Da quasi due anni, abbiamo capito che avere di persona qualcuno davanti non è né scontato né obbligatorio per molte cose. Questa è un’opportunità da mettere in pratica sia nel rendere più cordiali e “fisici” i contatti digitali, sia nel dare maggiore valore a quelle occasioni di contatto in presenza con gli ospiti.
  • Creare delle aree di disconnessione è un benefit da segnalare: c’è chi è alla disperata ricerca di un modo, un luogo e un’occasione per essere davvero offline, e chi invece per scelta o per dovere non vuole trovarsi nella condizione di non poter accedere alla rete. Riuscire a fornire entrambi questi servizi è un modo di dare attenzione ai propri ospiti.
  • Evitare sprechi e adottare soluzioni ecologiche e sostenibili è un aspetto a cui si è sempre – giustamente - più sensibili. Digitalizzare i processi significa avere un approccio paperless, che conviene sia al gestore e di cui vale la pena sottolineare i vantaggi e le complessità nei modi e momenti giusti.

In un articolo abbiamo preso spunto da alcune esperienze personali, per provare a ragionare su come cambia il modo di fare vacanza grazie al mondo digitale.
Da esperti di digital marketing è importante saper cambiarsi d’abito e passare da utenti a consulenti, e vedere in quei cambiamenti delle opportunità da declinare secondo le esigenze di chi è nel settore turismo e hospitality.

Vuoi fare dei cambiamenti e vorresti capire cosa da cosa è meglio iniziare per la tua struttura? Contattaci scrivendo a info@cybermarket.it o compilando un modulo di contatto.

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