Business Travel: tenersi aggiornati col WMF e conoscere i trend

Business Travel: tenersi aggiornati col WMF e conoscere i trend

Il web Marketing per il turismo è essenziale e per stare al passo parteciperemo al WMF 2017: ma quali sono alcuni trend di questo settore?

Il turismo è sempre più la cartina tornasole delle abitudini che cambiano nella società, e questo anche in relazione al lavoro.
La tecnologia, senza dubbio, influenza più di altri questo tipo di viaggiatore, ossia il famigerato business traveler.

Ora, a breve alcuni colleghi qui a Cybermarket parteciperanno alla nuova edizione del Web Marketing Festival. Un evento molto stimolante che tratterà il web marketing e le tecnologie legate a questo tipo di strumento per le aziende in molti forme.

Nelle scorse settimane ha iniziato a popolarsi il programma dell’evento che prevede 30 sale formative e relatori di alto profilo. I temi infatti spazieranno da strumenti specifici per il web marketing come il Facebook Marketing e Google AdWords fino a temi trasversali che vanno dal Non Profit fino al Turismo, passando per UX e Web Design, Mobile Marketing e molto altro.

Quindi, per quanto non troppo lontano, si tratta di un viaggio di lavoro, a Rimini, una location in Italia molto molto legata al turismo, nella versione (forse) più classica del termine. Insomma, è stata l’occasione per raccogliere qualche idea e informazione in merito ai cambiamenti che stanno influenzando il turismo di questo tipo.

Tendenze 2017 del Business Travel

Prendiamo ad esempio alcuni dei trend messi in luce da TrekkSoft nel Travel Trends Report del 2017.

Tra le abitudini di viaggio che si stanno facendo largo negli ultimi tempi spiccano come delle novità in aumento il cosiddetto bleisure e il lavoro da remoto. Ma cosa sono nello specifico?

Bleisure, svago e lavoro

Il bleisure è quel tipo di viaggio che mette insieme due segmenti finora (relativamente) distinti: il viaggio business (ossia di lavoro) e quello leisure (ossia per divertimento).
In pratica si tratta di tutte quelle persone che trovandosi a viaggiare per lavoro, invece che rientrare a casa non appena finiti gli impegni lavorativi si concedono qualche giorno extra nel posto in cui si trovano per esplorare e magari rilassarsi. In pratica, il famoso “unire l’utile al dilettevole”.

Benché suoni come un qualcosa di non così improbabile, ci sono molti dubbi sulla reale portata numerica di questo trend di viaggio. Se i dati di Booking.com infatti parlano di un 49% di viaggiatori di lavoro che hanno già sperimentato il bleisure, secondo CWT Solutions Group il dato si ferma a un 20%. Inoltre, tra il 2011 e il 2015 sembra che ci sia stato un incremento solo dello 0,3%.

Insomma, una tendenza interessante ma probabilmente non la sola da tenere d’occhio.

Nomadi digitali: le opportunità di viaggio del lavoro da remoto

Lavoro da remoto è quello che in Italia la legge definisce come “telelavoro”: si lavora, via computer, quindi non necessariamente da un ufficio o una postazione di lavoro fissa. Questo, permette di poter viaggiare e/o muoversi con una certa flessibilità e per periodi più lunghi.

Secondo i dati della ricerca si parla di persone che si muovono ogni 3 mesi circa, definiti non a caso come “nomadi digitali”. Questo tipo di viaggiatore cerca destinazioni economiche ma con strutture digitali affidabili e online raccontano con facilità dell’esperienza di viaggio fatta, nel bene e nel male.

Chiara Tozzetti

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Chiara Tozzetti

Cybermarket Web Agency

Digital Strategist + Seo e Google Ads Specialist

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