Turismo esperienziale e App: risorse per destinazioni turistiche

Turismo esperienziale e App: risorse per destinazioni turistiche

Viaggiare è scoprire e usare la tecnologia può portare diventare un turisti più responsabili e con maggiore conoscenza del territorio

Questo articolo nasce da un hashtag #startapp e da un modo di vivere il turismo, nuovo e coinvolgente.

Tempo fa, leggendo online si è distinto nella massa un articolo  su questo turismo, archiviato per venire ripreso in mano in un secondo momento: il momento è arrivato.

Il tema era la promozione della laguna di Venezia, un’oasi naturale quasi unica che vegeta praticamente  sconosciuta al riparo di una capitale del turismo italiano, attraverso  un’applicazione: un modo cosiddetto “smart” di viaggiare e conoscere.

N2ktag è il nome della app, e se effettivamente è piuttosto impronunciabile, le immagini e i paesaggi di realtà aumentata di cui questa app vi permette di godere sono davvero impareggiabili.

 

 

Il video come questo sono parte di quella che viene definito marketing  territoriale o anche promozione del territorio e che crea benefici non tanto per il singolo agriturismo, o l’hotel della situazione, ma che dovrebbe creare un indotto per tutta l’area.

In soldoni, riuscire a mostrare al di fuori della propria regione quali sono le bellezze le unicità, e integrarle con i mezzi che normalmente usiamo e sui quali sempre più spesso diamo per scontato di trovare la risposta alle nostre domande.

 

Approfondiamo l’analisi:  innanzitutto, una app ha la capacità da un lato di avvicinare un pubblico giovane ma non solo di giovanissimi ormai, è possibile utilizzarla durante il viaggio ma (come in questo caso) capita che sia corredata da contenuti in grado di ampliare l’offerta turistica.

L’osservazione più importante da fare in questo caso però, è il fatto che a differenza di altre forme di promozione territoriale una app è in grado di stimolare l’interesse, di far interagire il potenziale turista con l’ambiente e con quella che potrebbe essere la sua vacanza in un momento anche molto precedente alla reale partenza, e successiva al ritorno allo stesso modo.

Questi tre momenti (prima, durante e dopo) sono i tre cardini su cui si impostare solitamente una comunicazione che segue i principi del cosiddetto turismo esperienziale, ossia: il turismo è soprattutto un’esperienza personale che si compone di tasselli via via che il percorso di viaggio viene vissuto, e questo significa appunto prima, durante e dopo il tragitto vero e proprio.

Riuscire a organizzare un percorso di promozione del territorio efficace significa spesso anche riuscire ad innovare l’offerta turistica del territorio arrichendola di nicchie di mercato e esaltando anche aspetti rimasti in secondo piano.

Turismo Esperienziale - Cybermarket Poggibonsi Siena Toscana

Fonte: Slideshare

Concludendo, sicuramente il più delle volte questa parte della promozione turistica andrebbe in linea di principio delegata ai Comuni o agli enti pubblici, nella realtà sempre più spesso sono consorzi (come in questo caso),  associazioni o privati che attraverso strumenti come questo per Venezia, in grado di dare vita a un tipo di turismo più responsabile, a una maggiore conoscenza del territorio e alla capacità di scovare aspetti unici e spesso altrettanto rappresentativi di quelli inflazionti dal turismo di massa.

Chiara Tozzetti

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Chiara Tozzetti

Cybermarket Web Agency

Digital Strategist + Seo e Google Ads Specialist

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